Falsi ricordi..

La prima volta che mi resi conto che forse non tutto ciò che ricordiamo è reale mi spaventai; mi spaventai per diversi motivi fra cui la paura di ritrovarmi davanti a chi dopo un trauma, o solo in seguito ad un’immaginazione troppo sviluppata, avesse potuto soffrire a causa di un ricordo non reale o ancora peggio farne un punto di forza.

IMG_1021«Se durante un’esperienza siamo distratti, la prospettiva non era chiara, l’attenzione non era focalizzata, sarà più facile che anche nella rievocazione vi siano degli errori. Un altro ruolo lo giocano gli eventi che vanno a interferire con il mantenimento della -traccia mnestica-,quelli a forte coinvolgimento emotivo (articoloFocus): un trauma, un incidente, un forte stato d’ansia finiranno per alterare e oscurare elementi della scena». 

Si chiama EFFETTO NEBBIA e ne ha parlato Nicola Mammarella, Professore di Psicologia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti. L’ho letto in uno dei miei mille viaggi quando il troppo mal di testa mi impedii di ascoltare musica a tutto volume e allora decisi di leggermi Focus ed eccolo lì. Non è necessario aver subito un trauma, spesso si possono modificare i ricordi anche solo perché qualcuno continua a ripeterci la stessa cosa fin che non finiamo per crederci. Ecco, questo mi fa paura, tanta paura. Dovremmo forse cominciare a dubitare di chiunque? o forse dovremmo scegliere di aiutare qualcuno a prescindere dalla storia che ci racconta. Io ho sempre fatto così e ne pago di continuo le conseguenze; mi sono tanto arrabbiata in passato quando mi sono resa conto di quanto finte siano state certe persone ma poi ho anche pensato una cosa, e se non fosse una decisione loro mentire? se fosse la loro stessa mente ad ingannarli?

Una cosa l’ho imparata: non si può discutere con chi è convinto della propria verità! 

Continuerà a difenderla come del resto io continuerò a difendere la mia;

Mi girerò e me ne andrò senza più soffermarmi sulle troppe spiegazioni.

Certo, per tutto il resto ci sono le prove concrete ma non sempre sono necessarie..

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/falsi-ricordi-memoria-come-nascono

Crisi di Panico..

img_2672Ho sofferto di crisi di panico per 3 anni, a dire il vero non finisci mai di soffrirne ma impari semplicemente a conviverci e a combatterle. Quando soffri di crisi di panico ti scontri con due tipi di persone: chi non crede in ciò che stai provando e quindi ti deride, sei tu che lo fai apposta, sei tu che esageri, sei tu che in pratica fingi; e chi invece sa che non stai fingendo e non sa come comportarsi. Beh, per la prima categoria ho finito le parole, per la seconda ora vi spiego come ci si sente e cosa bisognerebbe fare; anzi lascio che sia Kelsey Darragh a farlo.

1. Sappi che sono spaventata e non sarò in grado di spiegarti il perché, quindi per favore non averne paura;

2. Guarda se le mie medicine sono nelle vicinanze e assicurati che la prenda;

3. Gli esercizi di respirazione mi abbatteranno, ma sono vitali: prova a farmi sincronizzare il respiro con il tuo;

4. Suggeriscimi gentilmente cose da poter fare insieme per distrarmi (Non dirmi di che cosa ho bisogno o cosa dovrei fare, non dirmi di stare calma, e ascoltami se dico di no a qualcosa);

5. Per via del panico, potrei avere disturbi dissociativi: ricordami che mi è già successo e che passerà!

6. Raccontami alcuni fatti divertenti su di me o sulla nostra vita insieme che mi faranno sorridere

7. Qualche sorso d’acqua può essere utile, ma non dirmi che devo mangiare o bere perché, credimi, è come se stessi per vomitare;

8. Se possiamo andarcene da dove siamo, portami a casa;

9. Per favore, cerca di essere davvero molto gentile con me: non mi riconosco e sono imbarazzata, e mi sento già colpevole, quindi per favore non essere arrabbiato con me;

10. A volte un lungo, grande abbraccio mi potrà far sentire al sicuro;

11. Non dirmi di combattere il panico. Piuttosto, lascia che mi attraversi. Più io cerco di controllarlo, o tu provi a controllarlo, peggio sarà;

12. Prova empatia verso di me. Potresti non prendere mai il panico, ma hai preso me.Una volta che passa, parlane con me. Cerchiamo di capire cosa abbiamo fatto e cosa possiamo fare la prossima volta.

Quando il panico prende il sopravvento non c’è un motivo preciso, succede e basta e può succedere in qualsiasi posto o situazione; conviverci si può, basta circondarsi di persone buone, di chi non userà mai quel panico contro di te.

Articolo troppo serio? prometto che nel prossimo parlerò di giuggiole o “come cucinare la perfetta pozione d’amore”.